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Sunday, October 17, 2010

Un soffio leggero sullo stoppino di una candela


E' stato un giorno bellissimo. Niente che fosse in eccesso. Niente che fosse dettato da una costrizione di circostanza come in realtà avrebbe potuto essere data l'occasione. Per questo l'ho amato.

Mentre parlava, con quel suo modo colorito di raccontare una vita che in questi ultimi tempi lo ha maltrattato, mi sono ricordata della luce calda che proveniva dalla sua finestra quando abitavamo vicini.
Era un pò un rituale: io guardavo la sua luce accendersi tardi alla sera dopo una giornata di lavoro, lui guardava la mia in quella notte infinita prima di un esame. Al mattino, quando il sole schiariva la notte come una solvente goccia di limone, riguardavo la sua finestra, la sua casa ancora immersa nel sonno. Tutto come la sera precedente se solo non fosse stato per quel foglio svolazzante alla finestra, caratteri grandi e distinti : "In bocca al lupo".

Un giro di sguardi, intorno a questa tavola.

C'è anche lei.
Non riesco a ricordare perché quel giorno decidemmo di non parlarci più. Amiche. L'importanza è tutta in una parola che da sola dice tutto. Poi quel taglio netto, quella cesura forte. Un altro capitolo e un altra vita prima di rincontrarsi ancora. Di scoprire che i nostri sogni sono ancora li nel giardino delle nostre vite. Il senso profondo di una mancanza perpetuata per anni e la gioia di averla ritrovata mettendo da parte uno stupido orgoglio. Delle nostre giornate ricordo tutto. Il ricordo è il tributo ad una amicizia importante. Se però dovessi ricordarne una in particolare, racconterei di quella sera, sedute all'altalena del suo giardino, con l'odore forte dell'erba tagliata. Una sera per raccontarsi mentre il cigolio delle catene scandisce ritmico il tempo. Un cielo di città pieno di stelle, una cosa rara. La viva sensazione di essere destinate a qualcosa di importante.

E' stato un lungo viaggio per la festa del mio compleanno. Chilometri per un convivio di una sera. Loro sono il mio orgoglio, la mia consapevolezza che un'amicizia si può costruire nonostante la lontananza, che sopravvive all'equivoco e ad un omesso. E' una amicizia che ha il sapore dei mirtilli e dei lamponi appena scottati in padella e versati ancora caldi su un gelato di crema, non per la dolcezza che l'immagine potrebbe evocare ma per un gesto vero che fece sentire il mio corpo un pò meno ferito.

Un giorno tra il passato ed il presente dove tutto è significativo, anche le assenze.

Ho brindato a me, alla mia vita e alle mie scelte con quella sottile, temporanea sicurezza che qualcosa è stato fatto bene.




Thursday, March 04, 2010

Nuda Veritas


"Quando si dice la verità si è sicuri di essere scoperti, prima o poi" O. Wilde


La verità non ha prezzo e per quanto delle volte la si voglia mistificare, occultare, omettere, per quanto la si voglia cancellare, negare, ignorare, troverà la strada dell'evidenza. Il suo valore è incommensurabile. Nella verità ho ritrovato la parte più forte di me e con la verità ho distinto chiaramente ogni menzogna, ogni fragile scusa. Niente soggettivismi, niente relativismi. Questa verità è assoluta ed innegabile. Per poterla sostenere è necessario che un numero variabile di affermazioni risultino coerenti e dimostrabili. Tutto è così freddamente coerente e dimostrato.

Il mio essere fuori dalle situazioni, lontana dalla contingenza degli eventi mi regala ora uno sguardo privilegiato sulle cose. Ora, la mia ragione freddamente discerne ogni situazione. Da sempre sono consapevole di essere una outsider. Mi riprendo il posto che è mio, ripongo sul mio volto una maschera impura. Io resterò per sempre fuori, lontana e distinta. Il mio partecipare agli eventi rinuncerà alla ridondanza stereotipata della quotidianità, ma non rinuncerà al fasto degli orpelli di una festa. Noi possiamo condividere il meglio e rinunciare a tutto il resto. Io arriverò portando quello che mi appartiene, condividendo quello che di prezioso possiedo e poi ripartirò portandomi via la tua esperienza e la tua saggezza.

Io ti ringrazio per aver onorato la nostra amicizia con la verità. Nessun regalo avrebbe potuto essere migliore. La verità mi restituisce tutta la mia dignità e nobilita ogni gesto che ho compiuto. Quella verità che come si dice non è mai semplice, quella verità che ci rende inconsolabili.

Ho percorso con lo sguardo il tratto sottile dei rami tracciato dalla luce di una opaca luna, mentre si riflettevano sulle pareti bianche della stanza, come strade di un passato trascorso. Quanto lunga può essere una notte quando ci rendiamo conto di quanto, forse involontariamente, abbiamo negato a noi stessi una verità che in fondo, in un pertugio della nostra coscienza, abbiamo sempre saputo.

Con le prima luci dell'alba, mentre il primo sole restituiva la purezza al bianco della parete, e la mostrava come una tabula rasa dove tutto può e deve ricominciare, io mi sono spogliata di quelle ultime logori vesti.

Nuda è la verità.

Wednesday, October 22, 2008

Parlando con Ambrosia



Grazie per essere passata di qui, nessuna presenza mi è mai sembrata inutile. La tua è stata molto gradita. Ritrovandoti ricordo molte cose di me. E se ora mi guardi e ti sembra quasi di non conoscermi è perchè mutare, cambiare d'abito è sempre stata una mia prerogativa, eppure nulla viene perduto, qualcosa sempre rimane di ciò che è stato, conservato intrinsecamente in una forma nuova. Mi dispiace tu abbia rinunciato ai tuoi sogni poichè non saprei immaginare la mia vita senza. Mi dispiace che tu debba esserti spogliata dei tuoi abiti per vestire quelli che altri credono essere più consoni a te poichè non potrei rinuciare a vestire gli abiti di idee e pensieri che ho arduamente tessuto. Il mio è un percorso ancora lungo, è una strada poco lastricata e decisamente in salita eppure amo ogni giorno della mia vita. Ma è percorrendo le strade dell'incertezza che mi sono accorta che la felicità risiede nei posti che meno ci saremmo aspettati. Mi rammarico di scoprire che Goethe aveva ragione nel dire che raramente gli uomini compiono quei prodigi ai quali credono di essere destinati. Forse ti aspettavi altro dalla tua vita, ma non dire di esserti persa, non dire che non rimane nulla di te, noi sopravviaviamo anche nei nostri sogni irrealizzati, nei sorrisi mancati, nelle lacrime versate. Raccogliamo la nostra eredità anche nei gesti non compiuti, nelle cose che non abbiamo fatto, ci definiamo anche nella sottrazione. E' effimera mia cara Ambrosia, quella felicità facilmente conquistata, quella fatta di gesti eccezionali e sporadici, molto più persistente, dal sapore di gran lunga più delizioso è quella che si costruisce nell'aridità di un quotidiano che sembra pagarci sempre troppo poco. Avere altri due occhi da guardare è un tesoro al quale non tutti possono ambire. Ambrosia, se anche tutto quello che avresti voluto avere si fosse rivelato un castello di sabbia, sappi che ci vuole maestria, impegno, dedizione, amore per tenere su insieme una materia, come la sabbia o i sogni, che per sua natura si disfano al vento e alla pioggia delle intemperie della vita e delle emozioni. Forse percorreremo un altro tratto di strada insieme o forse ci perderemo ancora il bello è che non c'è dato di saperlo. Le cose meravigliose sono sempre inaspettate.

Tuesday, June 10, 2008

Quando Artemisia incontro` elDievel


Questa e' la mia versione dei fatti prima che lui possa plagiarvi, manipolarvi, strumentalizzarvi.



Potrei raccontarvi della prima impressione che ho avuto incontrandolo, materializzato, fatto forma e se io lo abbia trovato attraente o meno. Sarebbero speculazioni appropiate per una che considera le valutazioni estetiche non irrilevanti al fine di un giudizio complessivo. Inoltre perche' parlarvi di lui? Io conosco persone nuove molto spesso , alcune decisamente interessanti, eppure non mi soffermo a raccontarvi di ciascuno di loro. La ragione e' semplicissima come la maggior parte delle deduzioni piu' logiche, e risiede nell'inconsuetudine del nostro incontro. Una persona che non e' neppure una voce ma solo righe scritte, il risultato di una intermittente refrazione di luce su una superficie piatta generata da un impulso elettrico. Sosterrei tutto questo se mi soffermassi a descrivere l'effetto da un puro punto di vista retinico. Come avrete intuito mettero' da parte questo risultato. Un caso piuttosto unico, dato che io, di solito, non do molto credito a quello che la gente dice e tanto meno quello che scrive. Troppi aspiranti scrittori, intrattenitori di folle, predicatori senza sostanza. A quello che scrivono manca il peso rilevante dell'azione e manca ancora di piu', il carisma della convinzione. Bisogna essere sfrontati perche` le propie idee assumino peso e bisogna avere il coraggio di uscire dalle regole della cortesia, smettere di voler essere compiacenti a tutti i costi. Non si possono conquistare le masse se le masse sono maggioranze stupide, si possono solo deridere. Difronte ai miei occhi questo e' il fallimento delle democrazie. E' necessario allora desiderare di essere parte di una elitte esclusiva e chiusa. Ed ecco il punto: A me piacciono le persone che sanno di essere migliori degli altri. Non sto parlando di quelle che presumono di esserlo senza ragione alcuna, sto parlando di quelle persone che di fatto, per volonta' ed impegno sono migliori. Credo sia stata questa sua consapevolezza sfacciata che ha attirato la mia attenzione. Detto questo come sarebbe stato possibile sottrarsi ad un incontro vis a` vis? Tutto quello che in lui molti possono trovare detestabile io lo trovo piacevole, ed il mio gusto non e' in discussione. Se vi avra' raccontato di quanto cinica io possa essere stata, di quanto questo sia una mia caratteristica, non stupitevi, capita che le persone non riconoscano la stessa loro immagine nello specchio. Tra di noi ci sono molte piu' similitudini che divergenze, ed il nostro non piacere a tutti ci rende sfrontatamente orgogliosi. Poiche' percorriamo le stesse strade credo vivamente che ci rincontreremo...

Thursday, August 23, 2007

Sai tenere un segreto?

Se avessi un segreto, non lo confesserei mai, non lo confesserei a nessuno, non lo confesserei neppure a me stessa. E' per questo che e' un segreto, perche' non e' dato saperlo. Se qulacuno lo sapesse, allora, vorrebbe dire che non era un vero segreto, che in fin dei conti si poteva dire.


Ci sono cose che devono rimanere per noi e per noi soltanto. Non e' neccessario possederlo con una totale coscienza. I segreti costituiscono i meandri e le ombre delle nostre personalita', ci danno spessore, ci definiscono, ci sorprendono se mai dovessimo svelarli.



Il fatto di condividerlo con qualcuno richiede un vincolo di complicita' che non pagherei.
Eppure lei e' venuta da me con il suo scrigno misterioso di segreti e di cose non dette. " Devo dirtelo" mi ha detto con urgenza , con necessita'; come qualcuno che non potesse trattenerlo.

Un segreto che ti auguro di non dover ascoltare dalle labbra di un amico,che ti auguro di non dover custodire per la tua propia vita e che ti auguro di non dover confessare. Ecco...cosa ci si fa con un segreto che appartiene ad un altro? Niente, non ci fai niente.

Tutto questo non ha niente a vedere con la sincerita'.

Il segreto gettera' su questa persona una luce che prima non le apparteneva ed ora si. Una luce dalle caratteristiche inconsuete, non brillante e splendente ma invischiosa e nera come petrolio, che solo a te e' dato vedere. Forse ci sono segreti che possiedono un'altra luce ma non questo, non quello che io ho dovuto ascoltare.
Mentre mi parla la sostanza catramosa le si attecchisce addosso indelebilmente, la vedo mentre non si accorge di soffocare. E gli altri? Non lo sanno, per loro tutto continua ad essere come prima, immutato. Beata incoscienza.
Che un segreto sia un segreto, che non venga detto,che le parole non lo profanino.

Se solo non lo avesse detto a me...