Monday, April 23, 2007

Eccetto quando sorridi

Sto cercando di convincermi che quando le persone calpestano i miei sentimenti, non lo fanno deliberatamente ma sempre e solo per una sfortunata contingenza accidentale.
La modalita' di convincimento e' la seguente:
Porsi difronte ad uno specchio.
Guardarsi negli occhi per non apparire sfuggenti a se stessi e' importante se non fondamentale.
Respirare col naso e inspirare con la bocca. Concedersi dieci minuti di silenzio per far si che la frase che pronuncierai risulti incisiva e dalla sacralita' biblica. E poi dirlo, esplicarlo, affermarlo con chiara e distinta voce:
"Le persone non sono perfette"; se inciampano costantemente nei meandri delle mie sensibilita', urtano distratti le mie fragilita', calpestano il giardino delle mie idee e' solo per pura distrazione. Eppure cosi' facendo inaridiscono la fonte della mia felicita',strappano i sottili fili delle simpatie reciproche. Ti prego fai attenzione, non sto parlando di vite della cui mancanza non soffrirei affatto ed il tentativo di trovare una giustificazione a questo atteggiamento e' solo circostanziale a questa ragione. Mi domando quante volte siano stati gli altri a dover trovare una scusa per accettare le mie pessime abitudini, sopportare le mie volubilita' da tiranna, placare i mie capricci, anche solo ascoltare le mie idee stravaganti e non sempre condivisibili. Ed e' per questo e forse non solo per questo, che nonostante tutto ti perdonero' e se mi irretirerai con un sorriso allora sicuramente credero' che tu sia perfetto.

Thursday, April 19, 2007

Malta: i Cavalieri dell'Ordine, un pittore e il profumo del mare


Correva l' anno domini 1565, le citta' baluardo della cristianita' erano ormai cadute da tempo, ora non rimaneva che proteggere l'isola. Il Gran Maestro guardava i suoi Cavalieri mentre vestivano le loro armi e si freggiavano delle loro investiture. Le mura di arenaria gialla non cederanno all'assalto dei Turchi, bisognera' difenderle con il sangue.
Un soffio di vento mi rapisce,ora e' l'anno di grazia 1608, un pittore ha le mani sporche di vernice rossa sta dipingendo una grossa tela col tema della decollazione di un santo,ha la fronte corrucciata, teme lo stesso per il propio destino,si asciuga la fronte e poi scrive nel sangue del santo il propio nome...
Ancora un colpo di vento salmastro mi riporta qui e dei Cavalieri dell'Ordine e del pittore non rimane che il ricordo delle loro gesta e la sacralita' dei loro luoghi.
Respiro intensamente il profumo del mare, scaldo la pelle a questo amabile sole, sorrido a questa vita che mi trasporta nel tempo e dipingo negli occhi cose mai viste.