Tuesday, November 28, 2006

Il segreto nel giardino...passeggiata ad Hyde Park


E' ormai pieno inverno ad Hyde Park. L'acqua del lago ristagna immobile mentre alcuni gabbiani vi virano elegantemente sopra. Il vento scuote a tratti le fronde degli alberi e il fruscio risulta come una pacificante musica. Poco fuori e' il mondo assordante della citta' , del quartiere esclusivo di Knightsbridge, con i suoi turisti sorpresi, con le sue vetrine scintillanti, le sale da te' che servono squisiti biscotti al burro. Ma la citta' resta fuori dallo scrigno incantato del "giardino"che custodisce segreti e memorie. Siediti su una panchina, respira l'aria pungente, riscopri i tuoi pensieri piu' profondi, quelli che per qualche ragione avevi lasciato da parte. Racconta al "giardino" di te lui sapra' conservarne memoria .Lasciati cullare nel suo lungo respiro. Godi intorno a te della presenza laboriosa degli scoiattoli in cerca di cibo, degli uccelli dal piumaggio dai colori vibranti che planano sui rami dei roseti.Tutto e' armonia. Ad ogni passo acquisti nuova energia per il corpo, nuovo equilibrio per la mente, nuova pace per l'anima. Passeggiando ci si trova ad una piccola piazza, e' lo speaker corner. Delle persone scelgono di vienire qui di domenica per parlare ad una compiacente folla di qualsiasi cosa non vada loro.E' un modo per dire, per esprimersi perche' il mondo non si cambia con le parole pero' si inizia sempre cosi', con una idea geniale che pochi condividono .Ma in questo scenario incantato, dove nessuna nota stridente e' concessa anche le parole infuocate devono essere moderate e gli speakers per pronunciarle devono elevarsi su uno sgabello dal suolo sacro del giardino. La tradizione vuole che nulla si puo' dire sul suolo della Regina quello che a lei gradito non sia....

Sunday, November 26, 2006

Sguardo trasversale a dieci cose che odio.


Odio le persone che non sanno essere sincere, neppure con se stesse, che si privano della verita' e che vorrebbero privarla agli altri.
Odio la violenza, verbale , fisica , psicologica che annienta l'essere umano, il suo genio, il suo intelletto e gratifica la bestia nutrendola.
Odio le persone che non ascoltano, che non lo fanno perche' credono di perdere il loro tempo e cosi' facendo perdono il Tempo, il migliore della loro vita colmandosi di una esistenza vuota e senza significato.
Odio le persone che non sanno sorridere, di se stessi prima che degli altri, che non sanno cogliere la sottile ironia che c'e' dietro ogni cosa e fraintendono ogni discorso perche' percepiscono solo l'austerita' della parola.
Odio l'arroganza e il pregiudizio che questa genera, che ti fa sentire migliore degli altri e ti rende il peggiore fra tutti.
Odio tutto cio' che e' sciatto, trascurato,mortificato dalla sua apparenza squallida; non c'e' niente di pittoresco nella trasandatezza.
Odio la volubilita' che non corrisponde ad una scelta ragionata di mutato interesse e prospettiva di pensiero, ma che e' frutto solo del prurito ingiustificato di un cambiamento superficiale.
Odio la lontananza fisica che mi separa dalle persone che amo, quando loro mi vorrebbero li' anche solo per un momento, un istante, ed io sono altrove...irrimediabilmente lontana per un abbraccio che sarebbe il loro conforto ed il mio.
Odio chi ha smesso di sognare, chi ha smesso di guardare il mondo a tinte forti, chi ha deciso che il posto migliore per i sogni sono i cassetti e che ripetono a se stessi con estenuante litania che e' impossibile che questo accada. I sognatori sanno bene che i loro desideri appartengono solo a loro e che tutto puo' accadere.
Odio infine provare l'odio, sentirlo nascere dentro di me, prendere il sopravvento sulla mia razionalita'...ma se non odiassi come pottrei amare?

Sunday morning


Domenica mattina, fuori piove...il ticchettio persistente sulla mia finestra, il calore di casa e il profumo buono della colazione.
Incredibile, maestosa quiete che preannuncia la turbolenza di cambiamenti nella mia vita.
Aspetto come un pescatore sulla sua barca la tempesta che si preannuncia con l'addensarsi di pesanti nuvole all'orizzonte.
Temo per il peggio che forse non accadra'.
Nel mare dell'incertezze mi aggrappo ferocemente alle poche cose sicure come un superstite che non si arrende al propio destino.
So' che dopo essere annegata sboccero' ancora e che il mio profumo anestetizzera' il dolore di questa inquietudine...

Wednesday, November 22, 2006

Come una pin up


A me piacciono le cose effimere, i rossetti rossi, le unghie laccate, i capelli messi in piega, i vestiti satinati, le calze di seta,le scarpe col tacco, i profumi e le rose rosse.
A me piace pensare di svegliarmi la mattina con la mia maschera ancora sugli occhi, mentre la mia segretaria e fact totum personale mi porge la mia vestaglia trasparente e le mie scarpette scendiletto col tacco, elencandomi gli impegni di una giornata da starlett.
A me piace l'idea di un grammofono che suona una canzone francese mentre fumo una sigaretta dal lungo boccale e la fragranza di fumo si mischia all'essenza di viola che e' nella stanza.
A me piace pensare ad una vita in bianco e nero dove le grandi passioni si scrivono sul viso con una lunga linea di mascara colato dagli occhi dopo parole taglienti come rasoi che non possono e non vogliono essere dimenticate.

Monday, November 20, 2006

Ditegli che prima o poi lo trovero'

Se qualcuno per caso lo ha visto, per favore, ditegli che lo sto cercando, che , lo ammetto, forse un po' mi manca, ma sia chiaro, solo un po'!Perche' un giorno e' sparito come il coniglio nel cilindro di un abile gioco di prestigio e poi il prestigiatore ha lasciato la scena senza farlo tornare.
Ditegli, per favore, che non gli servira' nascondersi dietro la sua macchina fotografica perche' prima o poi lo trovero'.Per sua natura inafferrabile, ed il suo nome la dice lunga su questo, ora potrebbe essere ovunque...
Guardate bene questa foto e se l'altra parte del suo volto non riuscite a decifrarla, allora avrete capito qualcosa di piu'.
Se qualcuno lo ha visto , per favore, ditegli che mi manca vedere il mondo filtrato dalla sua lente, che mi manca ancora di conoscere quella parte di Lui che per qualche ambiguo motivo ancora non so....ditegli che lo sto aspettando e che prima o poi lo trovero'.

Sunday, November 19, 2006

L'isola che non c'e'

Sto per andare a dormire...tutto e' gia' silenzio...di questo giorno solo il ricordo.Prima di chiudere gli occhi penso al mare che lambisce la terra, al sole che bacia, ormai stanco, le ultime cose prima di spegnersi dietro alle montagne. Sembra di sentire il fluttuare delle onde,di percepire il calore della sabbia ancora calda, il profumo salmastro dell'aria che inizia a farsi piu' pungente.Nella mia isola tutto tace, e tutto respira.Immensi spazi fino a che occhio nudo riesce a vedere, non oltraggiati da presenza alcuna. Ora posso finalmente ricordare ora posso anche dimenticare e lasciare che domani arrivi perche' l'isola che non c'e' sara' sempre li' ad aspettarmi.

Tuesday, November 14, 2006

Vita da casting



Buongiorno, era un buon giorno, di certo non assolato e indubbiamente di clima variabile ma infondo era propio una bella giornata. Cosa si fa? le solite cose! si controlla la mail per vedere dove devi andare oggi...quanti chilometri dovrai percorrere, quante metro dovrai cambiare, scale da sacendere, da salire...e infine quanto tempo interminabile e irrecuperabile dovrai perdere. Decido che faro' un salto in agenzia per prendere dei composit e dopo aver percorso il breve traggitto che da casa va alla metro, preso il primo treno, salita la prima dozzina di scale , preso gia'il secondo ascensore e bussato alla prima porta della giornata li trovi tutti li'...il mio booker Dean, e tutto il resto della crew che dopo un a dir poco sfuggente " Hi" si rituffano nel loro lavoro, fedeli seguaci di Stakanov, telefonano, scrivono mail, fotocopiano, incredibilmente impegnati ed efficenti mentre le aspiranti nuove ragazze sono li che aspettano nel salottino di ingresso. So' che molte di loro torneranno a casa con un "No ,grazie"ed una lista di agenzie che probabilmente diranno loro la stessa cosa!Ok, il buon senso mi dice che dopo una serie di eleganti convenevoli e' meglio levare le tende e iniziare veramete la giornata. E cosi di nuovo metro e strade e portoni. E poi eccolo li' il tuo primo appuntamento del giorno, sorride, ma e' ovvio che e' un sorriso di plastica e allora con un altrettanto plastificato sorriso, rispondi.Guarda a volte attento, a volte, con approssimazione ...ti tocca i capelli...ti chiede da dove vieni perche' il genio, ha intuito che il mio non e' un inglese dal sapore oxfordiano.Poi saluti e te ne vai verso il prossimo e cosi' ancora ed ancora.Bhe' non sara' quella che si possa definire una bella vita... il bello deve ancora venire ma questa e' un'altra storia...quella di oggi e' solo una vita da castings...

Friday, November 10, 2006

Sui tacchi




Prima di tutto non sono "solo" scarpe ma scarpe col tacco e la definizione la dice lunga sulla natura vertiginosa dell'oggetto. Seconda cosa, inutile spiegare ad un uomo che il paio "quasi identico" che hai a casa non e' quasi identico con quello della scintillante vetrina che sembra volerne esaltare la forma dinamica e flessuosa, e che e' tutta in quel "quasi" la differenza incolmabile che ne giustifica l'acquisto. Scarpe, alcuni direbbero riduttivamente che servono per camminarci, ma nulla e' piu' riduttivo di questo se parli di un paio di scapre col tacco perche' a dire il vero camminarci non solo e' una parola poco corretta dato che si, ammettiamolo, sono scomode in modo imbarazzante ma decisamente inesatta dato che di certo non ti senti entusiasta all'idea di percorrere neppure un corridoio, e che meriterebbe di essere sostituita col il verbo "svettarci su".Un paio di scarpe col tacco puo' determinare l'umore della tua giornata perche' non c'e' niente di peggio quando quel tacco ha deciso di rompersi propio in quel momento sottraendoti quell'altezza illusoria che t'aveva regalato un attimo prima e ricordandoti che si, sei molto piu' vicina alla terra piuttosto che al cielo! Scarpe col tacco che ti allungano la gamba , assottigliano la caviglia,ti regalano quella forma leggermente incavata all'interno del piede che lo fa sembrare piu' piccolo del solito.Scarpe, scarpe col tacco che non sono mai abbastanza ne abbastanza costose, e che puoi sempre vederci sorridere se ce ne regali un paio!

Corpo con le ali

Sento che e' tempo di cambiare, di trasformarsi. Sento che e' il momento giusto per comprare un paio d'ali, per volare, per percorrere le strade che ieri non ti sei concesso di percorrere.Se dovro' cadere sapro' rialzarmi, se dovro' viaggiare contro vento sapro' resistere. Con epicurea imperturbabilita' voglio percorrere la strada non battuta e gurdare avanti con occhi nuovi.Voglio celebrare ogni cosa nuova come un evento inatteso e magnifico, e sentire la vita trafiggermi le ossa e la pelle. Ridere, sorridere, gustare ogni sapore...e sentire che la felicita' non e' domani ma ora!

Tuesday, November 07, 2006

Potere alla parola

Se questo e' uno spazio tutto per me allora voglio poter dire tutto quello che penso...ed oggi ho propio pensato tanto! Eppure tutte le volte che la vorticosa moltitudine di pensieri mi assale diviene poi cosi' difficile pronunciarle le parole...Dove sono finite? tutto era chiaro un secondo fa' ed ora hanno deciso di dileguarsi, sciolte come un gelato ad agosto.

Sunday, November 05, 2006

Le cose che so di Lei

Non ho molte certezze, e forse preferisco non averene ma quello che so' di lei e' che posso fidarmi, che posso crederle, che Lei mi dira' la verita' quando non riusciro' piu' a riconoscerla.

Quello che so di Lei e' che si fida di me, che mi crede, che le diro' la verita'quando sara' Lei ad averla perduta.

Quello che so' di Lei e' che le piace chiedersi il perche' delle cose, che le piacciono le persone sincere e le giornate di sole.

Quello che so' di Lei e' che se tutto sara'andato per il verso sbagliato, se qualcuno avra' mangiato la ciliegina sulla mia torta , se avra' distrutto il mio castello di sabbia , Lei sara' li' ad ascoltarmi, sara' li' per me.

Quello che per certo so di Lei e' che e' mia Amica e che io non posso far altro che sentirmi disarmata e felice per tutto questo!

Friday, November 03, 2006

Vibrazioni da palcoscenico


Tre, due , uno...che la musica inizi,che si alzi il sipario , che il dado sia tratto...giusto epilogo di una giornata un po troppo placida, passata a casa nel torpore e nella comodita' dei cuscini. E' ora di risvegliarsi, di mettere il piu' lussuoso dei vestiti e il piu' deciso fra i rossetti perche' la notte si sa' non e' bella senza eccessi...dove ho messo le mie scarpe col tacco? ho bisogno che qualcuno mi aiuti con la cerniera del vestito...ecco sono pronta, lo sono? Corro per strada chiudendomi dietro la porta di casa, che faccio prendo un taxi? si mangia qualcosa prima del teatro...qualcosa di febbrile stuzzica l'aria...poi l'ultimo bisbiglio prima che la luce si spenga e che il riflettore baleni con la sua luce aranciata...sussurro" sara' una serata speciale!" lui sorride sornione...grazie! la tua dolly...

Wednesday, November 01, 2006

Inverno a Londra



Che freddo! e' propio arrivato l'inverno...dell'estate solo il ricordo, un profumo ormai troppo vago...cammini per strada con le mani nelle tasche per non sentirti gelare le dita, fra la gente che corre. Respiri l'aria pungente e nel mare di persone potresti anche annegare; un fiume che scorre a volte lento a volte impetuoso, striciando nell' elegante Bond street , nel mulinello vorticoso di Oxford circus, nell' ondeggiante e psichedelico afflusso di Piccadilly, fino a quietarsi, diramarsi, nella piazza del mercato di Covent Garden, con i suoi saltimbanchi, i suoi giocolieri, i venditori di cianfrusaglie.La Londra dai mille indirizzi dove mi reco per i miei castings, la Londra dei fast food sempre pieni, delle insegne luminose dei musicals.
Bisognera' mettere il cappotto, i guanti, il cappello, non dimenticare l'ombrello; bisognera' mettere a riparo dal freddo il cuore che troppe volte rischia di gelare a causa dei sogni che non si realizzano come vorresti tu, delle persone che ti mancano e che vorresti abbracciare anche solo per un attimo.
Assaporero' il rituale di una tazza di te' alle cinque che col freddo si sa' diviene piu' amabile,mi concedero' una passeggiata lungo il Tamigi, comprero' un gioiello di latta sulle bancarelle di Portobello, lascero' il mio tributo ad un musicista che suona su un palco improvvisato nella metro di Leicester square.Mi assopirero' in questo lungo, meraviglioso, gelido inverno sognando che l'estate torni presto....