Tuesday, October 09, 2007

Birthday Girl



Meraviglioso, fantastico giorno. Voglio vestire ogni cosa con un sorriso e voglio mille preziose attenzioni tutte per me.Voglio brindare alla vita, voglio cantare, gridare, ubbricarmi di felicita'.

Prima della festa, prima del sorgere del sole,voglio accoccolarmi e sentire il mio cuore che batte e fare di questa musica l'inno della mia giornata.

Mi muovero' cosi' oggi, a passi di danza scanditi dal cuore.

Se tutto questo non ti lascia indifferente, allora indossa il tuo vestito piu' bello, siediti alla mia tavola, partecipa alla mia festa, c'e' un posto riservato anche per te.

L'invito vale anche se sei sconosciuto, se i nostri sguardi non si sono mai incrociati ma continui a pensare che non c'e' niente di piu' bello di un giorno al profumo di torta, riscaldato da candeline, colorato d'affetto.

Io mi alzero' in piedi vi ringraziero' tutti. Ringraziero' la pioggia, che oggi batte sottile e innarrestabile a cancellare il passaggio delle mie lacrime di gioia.

E quando arrivera' la sera, e non resteranno che briciole io mi augurero' che questa festa non abbia mai fine.

Saturday, October 06, 2007

Seduta sulla riva del fiume




Fredda... la vendetta e' una pietanza che va servita fredda. Credo di aver imparato ad aspettare, silenziosa sulla riva del fiume...l'importante e' saper proggettare, saperlo fare con astuzia, concedersi il giusto equilibrio tra azione e meditazione. E' un arte sapersi vendicare. Farlo con eleganza e maestria senza scadere nel ridicolo, nell'ovvio, nella ripiccuccia da quattro soldi non e' cosa da poco perche' in fin dei conti quello che si vuole ottenere e' una lezione plateale insegnata con classe. Una lezione che rimanga indelebile e che ci leghi per sempre ad un ricordo imperituro. Anche cosi', delle volte, e' bello essere ricordati.

Non mi piace essere fraintesa, c'e' sempre tempo e volonta' per concedere un generoso perdono. Come il perdono anche la vendetta va meritata, non basta avermi fatto un torto, non basta aver dissentito, aver contrariato. E' l'offesa deliberata, voluta, perpetuata che genera e merita il veleno letale di un simile trattamento. Solo allora lascero' che il tempo passi, che raffreddi l'ira.

Non si puo'agire lucidamente sotto l'influsso bollente della rabbia. Bisogna dare l'impressione di aver dimenticato, di aver sepolto l'ascia di guerra, di non essere assolutamente interessati a mostrare il propio disgusto. Sembrera' come se il tutto non abbia alcuna importanza.

Ed invece ha importanza, perche' la vendetta e' un No detto con fermezza, e' un " ti permetto molte cose ma non questo oltraggio", e' la non troppo sottile linea rossa tra quello che puoi e quello che non devi MAI.


P.s. Per chi ancora non lo sapesse questo e' il mio primo autoritratto.