
Wednesday, October 22, 2008
Parlando con Ambrosia

Sunday, October 12, 2008
Avrebbe dovuto essere l'arcobaleno

Avrebbe dovuto essere l'arcobaleno con i suoi sette colori: il rosso scarlatto, l'arancio caldo, il giallo brillante,il verde viridian, l'azzurro profondo, le sfumature di indaco e il violetto intenso ma è arrivata la tempesta che ha sepolto lo spettro di luce in coltri pesanti di nuvole scure. Niente refrazione, niente dispersione di luce contro le pareti di quelle gocce d'acqua sottili come fili di seta. Troppo pesante questa inaspettata pioggia, questo diluvio dell'anima. Ero partita per restare solo un pò, prendere aria, quell'aria fresca e buona che precede una pioggia estiva, quell'aria che sa di terra. Ma le cose sono andate per le lunghe e sono rimasta legata in fili elastici di pensieri, di decisioni ormai irrimediabili, di considerazioni inequivocabili. Londra dovrà aspettare ancora un pò, e questo soggiorno romano diventa meno gradito.Tutte le persone che pensavo rendessero questo un posto speciale sono inutili e vuote , sono superficiali difronte alle mie fragilità.Non provo tristezza ma solo rabbia e disprezzo. Nel frattempo è stato il giorno del mio compleanno. Credo di essere stata felice. Un giorno forse. Però dopo ho continuato a pensare e a vedere le cose come illuminate dalla luce verdastra di una lampada alogena. Passo lunghe notti sprofondata in pensieri inaccessibili a chiunque e non credo di aver mai sperimentato tanta solitudine. Ci sono dei posti dove siamo irraggiungibili, a volte anche da noi stessi. Vorrei solo silenzio. Mio Capitano mi dispiace averti dissertato.
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