Friday, January 12, 2007

E' colpa del vento


Il vento si sta portando via tutto quello che di vecchio e stanco c'e' nella mia vita...che sia benedetto il vento che rigenera, che crea nuove e forse false speranze!
Ho camminato per le strade ormai ben conosciute di Covent Garden ieri, ancora umide di pioggia, il freddo nelle ossa,le luci dei lampioni accese. E mentre il vento soffiava s'e' portato via i miei pensieri grevi e ho ricordato questa estate nei vicoli di Trastevere, con quel vento lieve che ti sollevava dal caldo arido della giornata. In nulla rassomiglia a questo vento che e' piu' pungente e un po' piu' ostile.
Il ragazzo americano, nel suo peregrinare e' arrivato a Londra e come allora ci troviamo a camminare insieme, a raccontarci le cose che accadono anche quando noi vorremo non ci appartenessero. Lui che mi aveva fatto compagnia nelle serate d'estate, che si era rivelato una piacevole sorpresa, che ti faceva vedere il mondo con gli occhi di un instancabile viaggiatore.
Tutto di lui sembra essere cambiato ai miei occhi, forse e' colpa del vento che ha spostato il velo che lo copriva e che ora non cela piu'.
Ora il ragazzo americano non viaggia piu' ma fugge, ora non approda su nuovi lidi per godere del sole e delle belle cose di cui il mondo ci riempie gli occhi ma giace nell'oblio di chi non vuole prendere potere sulle propie cose e sul propio destino.
Temo di aver perduto un amico...lo cerco ma non lo trovo...siamo lontani, forse non ancora irrimediabilmente. E' colpa del vento. Il vento che ha soffiato via potente, spazzandone ogni traccia, l'idea meravigliosa che mi ero fatta di lui. Forse era solo un illusione, una piacevole, squisita illusione ed ora a causa di un alito di vento non c'e' piu'. Forse dovrei ringraziarlo il vento che rivela, che dice sempre, sussurrando, la verita' ma con che malinconia ricordo quello che non vedo piu'. Il vento mi ha parlato ma sento che ancora non mi ha raccontato tutto ed ora aspetto che dica ancora.

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