Tuesday, April 24, 2012

Pensieri sparsi e cose non dette.


Ci sono dei pensieri che ho tenuto per me, non sempre cose importanti, cose che restano sospese, senza conseguenze, inerti e mute. 
Oggi condivido ma sappilo che sono riflessioni senza tempo e che di certo hanno trovato poco spazio.

"Ho un livido sulla schiena. Lo sento quando mi appoggio allo schienale del divano, è li proprio sulla prominenza della vertebra.

 G. è stato in città. Come era prevedibile io non l'ho saputo da lui.

Ieri sera sono stata sveglia fino a notte fonda, ho lavorato quasi trattenendo il fiato. Quando sono andata a letto ho dormito un sonno profondo e senza sogni.

Di recente ho visto una foto di D. con la sua donna ed ho pensato che stanno bene insieme. Ho pensato che dovrebbero usare una crema solare ad alta protezione perché hanno entrambi le efelidi. Noi non avevamo la stessa compatibilità fisionomica.

Quando penso a Lara mi sento infelice, non riesco a credere di non essere riuscita a riportarla a casa.

Dovrei sedermi e dimenticare, e allora forse accetterei che " anche se ti comporti bene e fai quello che va fatto, può accadere che le cose non vadano come dovrebbero".

Vorrei che qualcuno si prendesse cura di me ma dubito di sapermi affidare.

Mi sorprendo per l'acuta intelligenza con la quale metto a punto nella mia testa piani di vendetta, sarebbe così facile realizzarli, così semplice servire quel famoso piatto freddo ma poi mi rendo conto di non tenerci, ecco, semplicemente non me ne frega niente. Le azioni senza intenzioni non hanno nessuna fascinazione su di me.

Roberto è subdolo, Ben è un inetto.
Akin possiede una gentilezza rara. Le persone gentili mi piacciono molto.

L'unica cosa che mi interessa veramente in questo momento è il successo."

P.s. Se per qualche insana ragione questo blog non ti bastasse più, se vuoi sapere di più di me allora vienimi a trovare, basta seguire la rotta a nord.








1 comment:

Gio said...

"Vorrei che qualcuno si prendesse cura di me ma dubito di sapermi affidare."

Solita premessa: non ti conosco, mi affido ad un'intuizione vaga, forse sono pure maleducato a dirti certe cose ... ma davvero in quella frase credo sia racchiuso il tuo paradosso.