Monday, June 02, 2008

Maschere Impure




" E' la morte , e' potenza che non concede scampo, delirio folle, irresistibile desiderio, grido lamentoso. In lei abitano ogni ardore, ogni quiete, ogni impulso violento. Scende nel profondo di chi ha respiro di vita, conosce tutte le strade. "


Sofocle






Guardami e fai silenzio. Io tolgo la maschera. Spero di mostrarti quelle lacrime che non vedi. Se stai per affogare nei miei occhi allora aggrappati al gesto di asciugarmi le lacrime e non sarai inghiottito. Questa storia si scrive sul mio viso con una lunga linea di mascara colato dagli occhi. Che sia felice o che provi rabbia questo e' l'unico inchiostro che conoscono le mie emozioni. Lo so che non si vedono ma credimi sono tagli sulla pelle, sono solchi che graffiano l'anima, sono spade che trafiggono il cuore eppure tu sai che non potrei vivere senza sentire. Che io vivo di emozioni e muoio nell'oblio di sguardi muti. Cosa si fa quando non si sa cosa fare? si aspetta immobili. Non voglio morire nell'atarassia del mio Io, quindi fammi gridare. Il mio volto e' una maschera impura, in catarsi con i sentimenti ti dira' cose vere ma parziali. Maschere impure sono le parole che vorremmo tacere ma che siamo obbligati a pronunciare. Maschere impure sono le storie marginali, i racconti dimenticati, le persone contingenti eppure sono quello che rimane quando tutto passa. Io passero`, tu mi ignorerai, io rimettero' la maschera' e camminero' oltre...










6 comments:

pezmas said...

Perché l’uomo pianga anche senza lacrime, è una domanda che in molti si saranno chiesti. Anche tu stai piangendo dentro per non sgretolare via una goccia di sconfitta che dalla rima delle ciglia scende giù davanti ad altri occhi incompresi.
Lo sgorgare delle lacrime dentro te bagna comunque il viso e svuota da dentro il dolore versandolo sulle mani che con difficoltà cercano un appoggio nell’aria.
Lo stomaco sembra strizzato tra mille morsi ed il respiro interrotto dal tremore dei singhiozzi. La pelle rossa e calda come il mare d’inverno nasconde il freddo ed i brividi che affiorano in un corpo stretto tra se stesso.
Quando poi tutte le gocce di quel dolore sembrano esser scappate via, la stanchezza del pianto viene ad occupare il posto dell’amarezza che aveva dato vita a quel fenomeno di rugiada colante. Stordito dallo spazio pieno di vuoto che si è creato nel petto ti trascini con la testa pesante per trovare un appiglio su cui accucciare l’anima. E’ in quel momento che la periferia di te è colma di vapore denso che fa bruciare gl’occhi rendendo tutto come avvolto da una quiete che ricorda il sonno di un bambino. Assetato di tepore abbracci a te delle coperte un po’ ruvide e ti lasci cullare nel buio della notte. Togli la maschera ma non camminare oltre, fermati e lasciati accarezzare le lacrime...

Mas said...

ciao 'misia.
sono appena tornato da londra..
ieri.
son stato al concerto dei Foo Fighters a Wembley, sabato, che figata..
peccato non saper null'altro di te, magari ci si poteva incontrare, magari ci siamo incrociati
magari invece no.
è sempre così bizzarra la vita
schizza di fretta
e spesso non piangiamo per non perdere tempo che comunque lasciamo passare senza viverlo a pieno, talvota..
altre volte invece, pare che il sole non tramonti mai, e allora ti senti come nel giorno perfetto..+
che strana questa cosa del tempo, tutti mi dicevano guarda che a londra troverai pioggia di sicuro e mentre qui a milano diluviava io mi facevo i miei tre londinesi giorni di sole pure.. sdraiato in Hyde park..poi forse, poco dopo avrà pur piovuto, ma a me Londra, ha lasciato il sole di un sorriso nel cuore

Artemisia said...

@pezmas:Grazie di esserci sempre, anche nei momenti poco limpidi...non potrei chiedere di piu' ad un amico. Un bacio e un abbraccio forte

@mas: Anche io ero ad Hyde park, e forse si ci siamo incontati.Se quel giorno avesse avuto una colonna sonora la mia sarebbe stata "Perfect day" di Lou Reed...Just a perfect day,
You made me forget myself.
I thought I was someone else,
Someone good.
A presto...

Mas said...

..ho tre mp3 sul telefonino.
una è quella.
perché c'è dentro un sacco di cose,
anzi tutte.
e quel giorno l'ho sentita suonare..

Artemisia said...

@mas: Grande!

Dielle said...

cara artemisia, ho sempre sognato il raggiungimento dell'atarassia, perchè in realtà questa non comporta lo stare immobili in attesa che l'oblio allevi le tue pene, bensì la consapevolezza saggia che tali sofferenze non sono altro che legate al nostro essere imperfetti: al nostro anelare il soddisfacimento di un piacere piuttosto che un dolore risparmiato...
discorso complicato lo so, ma in certi momenti della mia vita avrei preferito mille volte non dover mettere una maschera per coprire le lacrime, semplicemente perchè le lacrime non c'erano, semplicemente perchè avrei smesso di aspettarmi qualcosa da qualcuno che non arrivava...