Monday, September 17, 2007

Ergo sum



Un groviglio di pensieri.
Un filo unico che si annoda stretto alle mie giornate tranquille.
Ore che colano dense come il miele quando si trapassa di vaso, della stessa limpidezza, dello stesso colore, dello stesso profumo.
E' il momento di tessere la tela ed allora tutto tace perche' questo lavoro va fatto in silenzio.
Operosamente manipolato perche' generi i suoi frutti. Sono irrequieta perche' non amo i momenti di transizione, perche' preferisco il sussulto dell'inaspettato.
Tra una manciata di giorni saranno ufficialmente tre anni di vita londinese, di conversazioni sul the' e sul tempo, di passeggiate a Covent Garden e di riflessioni a distanza su persone, cose e casi che si sono rivelate illuminanti, disarmanti. Guardare tutto da nuove prospettive.
Nessuna risposta solo nuove domande.
Ci sono persone che vorrei ringrazie per aver colmato le mie giornate, per avermi insegnato cose che non sapevo, per avermi fatto sorridere, per avermi inspirato nel seguire nuove passioni, per essermi state incredibilmente da esempio ed altre che ringrazio ugualmente per avermi istruito su tutto cio' che io non voglio essere, per sempre intrappolate nella rabbia, nella mediocrita', come un insetto in un blocco d'ambra.
Mi sento felice, perche' questa e' una felicita' conquistata.

3 comments:

elDievel said...

avvolgente il parallelismo tra tempo e miele...

ah, dimenticavo, auguri per i primi 3 anni di vita londinese...

maxanima said...

Bello rileggerti ciuffettino sexy ;-) conquistare la felicità è difficile, mantenerlaancor di più, quindi non mollare l'osso ;-)

Artemisia said...

@ elDievel: sempre onorata di si tale e tanta presenza!

@ maxanima: avvolte mi piace altalenare nei sentimenti...grazie per i tuoi commenti!

Baci